TOGASHI

 Curato da Gianluca Nannetti (Kitsuki Takeda)
Tratto da “The Way of the Dragon” di John Wick (AEG) e “The Dragon” di Ree Soesbee
(WotC)

Il nero drago in cui si era tramutato Fu Leng soffiò un immane cono di fiamme in direzione del discendente di Shinsei.
Improvvisamente, Togashi Yokuni apparve tra il Kami decaduto e la sua preda. Il fuoco si schiantò contro l’armatura dorata di Yokuni come un’onda contro gli scogli.
I Sette Tuoni si schermarono gli occhi, mentre il calore delle fiamme bruciava i loro polmoni. Ma il Signore del clan del Drago non morì. Quando le fiamme si estinsero, si ergeva ancora orgoglioso e indenne.
Il drago che era stato Fu Leng alzò la sua testa immensa. “Fratello!” sibiliò “Mi stavo chiedendo dove ti stessi nascondendo”.
“Non mi stavo nascondendo, Fu Leng” disse Yokuni “Stavo aspettando il momento giusto. E quel momento è ORA!” Lasciando cadere le spade, Yokuni iniziò a mutare. Le sue braccia e le gambe diventarono più lunghe e possenti, il corpo sinuoso e serpentino. La sua armatura dorata si trasformò in scaglie titaniche.
Il drago che era stato Togashi Yokuni era tanto maestoso quanto Fu Leng era terribile. Le due creature, una brillante come il sole, l’altra nera come la notte, si squadrarono da un lato all’altro degli edifici in rovina.
“Anche lui è un drago?” chiese Kamoko.
“Lui è il drago” rispose Kachiko “Lui è Togashi, il Kami che cadde dai cieli un migliaio di anni fa”.
“Di sicuro si tratta del pro pro pro nipote del Kami” disse Hoturi “un discendente di Togashi. Trasformarsi in un drago dev’essere una qualche forma di magia”.
“No” Disse Tadaka, “Non lo percepite? E’ l’originale. Per tutti questi secoli ha guidato il suo clan in segreto, fingendo di essere umano. E’ per questo motivo che può combattere contro l’immortale Fu Leng. E’ anche lui immortale. Togashi si è rivelato per combattere il suo fratello oscuro”.


Se lo Scorpione è conosciuto come il Clan dei Segreti, il Drago lo è come il Clan degli Enigmi.
E nulla è più enigmatico del suo Campione, Togashi Yokuni e degli straordinari uomini tatuati che prendono il suo nome.
Yokuni si presenta come un essere muscoloso, con sempre indosso l’armatura del Clan e un paio di antiche spade al fianco. Il suo viso è sempre nascosto da un elmo, dietro il quale risplendono i suoi occhi dorati. E’ solito rimanere sempre tra le ombre, in modo che nessuno riesca a vederlo chiaramente.
E’ raro che il Campione del Drago intervenga nelle faccende dell’Impero ed è ancora più raro che abbandoni le sue montagne. Ogni qual volta Yokuni è comparso nel Rokugan è stato accompagnato da tempeste, terremoti e ogni altro genere di fenomeni naturali, nessuno dei quali ovviamente riconducibile direttamente a lui. E’ criptico, enigmatico e non fornisce mai una risposta diretta ad una domanda. Parla per frasi anziché per discorsi, lasciando trapelare una conoscenza che però non vuole rivelare. Nessuno può dire di averlo mai sentito parlare. Le persone hanno memoria di quanto abbia detto, ma mai della sua voce, rimanendo confuse e disturbate.
I seguaci che ne prendono il nome non sono una vera “famiglia”, nel senso rokugano del termine, ma più un ordine ascetico. Il primo Togashi non si sposò mai e, per quanto a conoscenza del resto dell’Impero, non ebbe mai figli. Tuttavia numerosi furono coloro che scelsero di raggiungerlo tra le montagne inaccessibili, di rasarsi la testa e diventare suoi seguaci. Delle migliaia che hanno cercato gli insegnamenti di Togashi, solo una minima parte si è dimostrata degna ed è entrata a far parte degli “Ise zumi”, uno strano e bizzarro ordine monastico he neppure i più esoterici degli shugenja possono affermare di comprendere. I cantastorie sono pieni di racconti degli Ise Zumi. Si dice che siano in grado di saltare muri, soffiare fuoco, sputare acido e compiere innumerevoli altri atti straordinari.
Pur non essendo molti gli Ise Zumi che percorrono le terre dell’Impero, ogni uomo e donna di Rokugan è consapevole della provenienza del visitatore, quando un uomo calvo, mezzo nudo, tatuato dalla testa ai piedi, si presenta alla porta. La fratellanza degli uomini tatuati è vista dai contadini con un rispetto che sconfina nella paura.

Per coloro che aspirano a diventare seguaci di Togashi, anche solo trovare e raggiungere il suo castello è un’impresa, una prima prova alla quale ne seguiranno molte altre. Solo dopo aver dimostrato di esserne degno, un Ise Zumi è portato in una camera segreta all’interno di Kyuden
Togashi, dove gli viene rivelata la storia del Clan ed il suo più profondo segreto. Allora il Campione si taglia i polsi e riempie una pentola con il proprio sangue, che verrà utilizzato per tatuare un’immagine sul corpo del seguace. Mentre il tatuaggio viene inciso sulla pelle, il sangue brucia le vene, il cuore ed il cervello. Quando il tatuaggio è terminato, l’Ise Zumi spesso deve affrontare momenti di pazzia. Se è forte abbastanza, il suo corpo e la sua mente saranno in grado di unirsi al sangue, trasformandolo in qualcosa di più grande, più potente, di più (o meno) umano. Se è debole, il sangue lo consumerà, la sua mente si spezzerà e costui morirà o diventerà pazzo.

Il mistero di Yokuni, che al di fuori della sua fratellanza di monaci tatuati nessuno conosce (neppure all’interno dello stesso Clan del Drago), è che il daimyo del Clan del Drago è un drago. Infatti è il
primo drago che abbia mai preso forma umana. Yokuni è il primo Togashi, il figlio del Sole e della Luna, che cadde dai cieli con i suoi fratelli e sorelle ed ha vissuto per i mille anni della storia di Rokugan. In altre parole, è una delle entità più potenti che esistono. Conosce ogni pensiero, ode un sussurro a migliaia di miglia di distanza, e probabilmente conosce quando e come il mondo finirà. 
Yokuni è il nome con cui si fa conoscere ora, ma ne ha utilizzati molti altri.
Ogni cinquant’anni circa cambia il suo nome, dando così l’impressione che il Clan sia stato governato da differenti individui e non solo la lui. Il daisho che porta al fianco è costituito dalle stesse spade forgiate per lui da Agasha molti secoli fa.

Quando Fu Leng fu sconfitto la prima volta, e Hantei salì al trono come primo imperatore, Togashi fu incaricato di osservare il grande ciclo he stava per iniziare in Rokugan.
“Osserva l’Impero di Smeraldo, fratello mio” gli disse l’Imperatore.
“Attraverso i tuoi occhi sarà conosciuta la sua vera storia”.
Togashi tuttavia era conscio che non sarebbe stato possibile conoscere la verità senza distaccarsi dalle cose mondane, perciò si ritirò dal resto dell’Impero, ed i suoi seguaci insieme a lui. Tra le montagne iniziò a contemplare gli insegnamenti di Shinsei, a comunicare con gli spiriti degli elementi e - come il suo Imperatore aveva ordinato – guardare il mondo degli uomini crescere e prosperare.
A causa della sua missione, e delle proprie visioni profetiche, Togashi ha scelto di rimanere al di fuori degli eventi di Rokugan per i mille anni della sua storia. Guardando da lontano, ma non intervenendo se non in circostanze eccezionali e lasciando il compito di guidare il Clan al daimyo dei Mirumoto.
In realtà, al di fuori dei Togashi, esiste una sola persona che conosce il suo segreto. Per sapere chi e perché dobbiamo ripercorrere la storia indietro di ottocento anni.

Duecento anni dopo la salita al trono del primo Hantei, la rete di spie del Clan Scorpione decise di
scoprire cosa accadesse nelle remote montagne del Drago.
Bayushi Oshiso, allora Campione del Clan, mandò la propria figlia a scoprire tutto il possibile sulla famiglia Togashi. La ragazza si inchinò alla volontà del suo Signore e Padre e partì, senza dare notizie per sette anni.
Quando ritornò, la sua chioma corvina era striata di grigio ed i suoi occhi erano ciechi, ma era in possesso del segreto di Togashi, un segreto che fece sbiancare in viso lo stesso Oshiso. La figlia aveva scoperto che il primo Togashi era ancora vivo e che Togashi Kuzejiro, daimyo dei Clan del Drago, in realtà era lo stesso Kami.
La figlia si rifiutò di rivelare come fosse venuta a conoscenza di ciò e dichiarò di dove tornare quanto prima al castello di Togashi. Era incinta di suo figlio.
Pur desiderando impedirle di tornare, Oshiso capì di non avere scelta.
Vedendo la figlia allontanarsi verso nord si chiese se l’avrebbe vista nuovamente.
Non la rivide mai più.
Da ottocento anni i Campioni del clan Scorpione si tramandano e custodiscono la conoscenza che il primo Togashi è ancora vivo, ma senza poter sfruttare tale conoscenza. Sanno anche che da qualche parte, nelle fortezze del Drago, vive un bambino nato dal clan del Drago e dello Scorpione.
Ed i Bayushi hanno udito storie di un “uomo drago” che vive nelle sale nascoste di Kyuden Togashi...


I Draghi di Rokugan


I draghi di Rokugan sono del tutto differenti dall’immagine che si ha nella cultura occidentale. Non sono lucertoloni che rapiscono fanciulle, raccolgono tesori e devastano le terre. Sono esseri spirituali di grande saggezza.
Innanzitutto non sono creature interamente del mondo degli uomini, ma esistono in due mondi contemporaneamente, a volte più in uno, a volte più nell’altro. Provengono da un diverso piano d’esistenza, un “mondo dello spirito” e si rivelano in forma materiale solo in casi eccezionali.
I draghi sono mutaforma, potendo assumere qualunque sembianza desiderino. 
Spesso il loro aspetto personifica uno degli elementi o delle forze primordiali della terra. Si sa che talvolta assumono anche forma umana, ma di solito lo fanno solo per insegnare una qualche forma di virtù (spesso l’umiltà) ad un qualche uomo vanaglorioso.
I draghi non sono shugenja nel senso stretto del termine, ma la loro profonda conoscenza dell’universo li rende dotati di poteri che gli umani spesso confondono con incantesimi.
Possono mutare di forma in una batter di ciglia ed entrare ed uscire dal loro mondo con un solo pensiero. Non possono essere feriti – men che meno uccisi – da mortali. Qualunque mortale così folle da attaccare un drago si ritroverebbe fatto a pezzi, rimesso insieme, e rifatto a pezzi più e più volte.
Sono sette i draghi che sono stati visti in un qualche momento della storia di Rokugan. Cinque sono conosciuti come i “draghi elementali“, ciascuno collegato ad uno degli elementi (acqua, aria, fuoco, terra, vuoto). Durante violente tempeste qualcuno ha detto di aver visto il “drago del tuono”
attraversare i cieli. Si tratta della manifestazione di Osano-Wo, Fortuna del Fuoco e del Tuono.
Ed infine c’è Togashi. 
Lui è il primo drago ad entrare nel modo degli umani ma, al contrario degli altri draghi, non è l’avatar fisico di una delle forze primarie dell’universo. Piuttosto, la sua forma rappresenta la saggezza del mondo, ed il suo enorme potenziale. Quando toccò la terra, perse la sua divinità e l’immortalità che possiedono i draghi, ma contemporaneamente guadagnò la capacità di vedere il mondo quale è realmente, come funzionano i cinque Elementi ed il Grande Ciclo che essi creano. Può ancora comunicare con gli altri draghi, ma non è più uno di loro ed è soggetto a differenti leggi.


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