Storia Del Rokugan - Le Origini
Storia del Rokugan
A cura di Luca Giambelli
Premessa:
La leggenda dei 5 anelli è un gioco basato su un fantasy medioevale asiatico. La
principale fonte d'ispirazione è sicuramente il Giappone feudale, ma possiamo vedere
come non sia l'unica. Nel mondo del Rokugan, anche solo attraverso il clan
dell'Unicorno, possiamo vedere come siano state riportate nel gioco culture più vicine
alla Cina o alla Mongolia.
Un altro fattore molto importante da sottolineare è che il gioco è stato creato da un
occidentale: quello che troviamo quindi nel gioco non è un vero sguardo al Giappone
feudale o all'Asia medioevale. Leggende e miti sono raccolti in questo gioco, e vengono
presentate a più riprese, con le loro inesattezze storiche: se cercate un gioco storicamente
attendibile questi NON è la leggenda dei 5 anelli.
Per concludere la premessa, una mia piccola nota: ho tenuto il termine kami (神) per le
divinità creatrici dei grandi clan e delle regole del mondo. Ho voluto cambiare il termine
in spiriti, quando si parla di reame spirituale o quando è stata tratta ispirazione dallo
shintō e delle entità sovrannaturali a esso collegato.
Il principio:
In principio era il Nulla.Il Nulla, prima dell'esistenza di qualsiasi cosa, durante il suo tempo infinito, si accorse di essere solo: per la prima volta provò paura. Questa fu la nascita del primo peccato, che creò il primo terzo del mondo. La realizzazione di questo sentimento portò il Nulla a provarne un altro: la solitudine. La solitudine del Nulla gli fece provare una nuova sensazione: il desiderio. Questa fu la nascita del secondo peccato, che creò il secondo terzo del mondo.
Quando il Nulla si accorse di cosa aveva fatto, provò rimorso. Questa fu la nascita del terzo peccato, che creò l'ultimo terzo del mondo. Il mondo venuto alla luce era caotico, ma col tempo si divise e acquistò forma. In alto si collocò il Paradiso Celeste, e al disotto di esso si collocò il mondo mortale, con al suo interno anche spiriti e i loro reami. Infine, nel profondo, il regno del male, conosciuto come Jigoku (inferno, 地獄).
Con il risveglio del Nulla, anche tre altre identità comparirono nell'infinito: Gli Dei di Cui il Nome Non Può Essere Pronunciato. Queste tre divinità videro cosa si stava creando, e sapevano che bisognava aiutare il creato a prendere forma; specialmente il mondo mortale aveva bisogno di assistenza. Sacrificarono quindi loro stessi per dare vita a divinità in grado di fare ciò che a loro era precluso: nacquero cosi la dea del Sole e il dio della Luna.
Il dio della Luna e la dea del Sole guardarono il mondo mortale, e capirono che l'unico modo per dargli una forma e un ordine, era di dare a tutte le cose un nome. Scesero ed entrarono quindi nel mondo mortale, e qui diedero nome alle cose, e a loro stessi. La dea del Sole si fece chiamare Amaterasu, il dio della Luna Onnotangu. Mentre si avventuravano nel mondo mortale, Onnotangu notò qualcosa che Amaterasu non vide. Una ferita, uno squarcio nella realtà, contenente quello che rimaneva del Nulla. Onnotangu decise di non dire nulla ad Amaterasu, e di non dare nome a quella cosa. Facendo cosi, all'ombra vivente fu concesso di nascondersi, vivere, e diventare sempre più potente.
Ovviamente Onnotangu non sapeva cosa aveva fatto.
La caduta degli dei (kami, 神):
Con il mondo mortale completamente formato, Amaterasu e Onnotangu tornarono nel Paradiso Celeste.Intanto, l'amore cieco e la lussuria di Onnotangu nei confronti di Amaterasu crescevano di giorno in giorno, finché il Sole non decise di inseguire la Luna, creando cosi il ciclo di luce e ombra nel regno mortale.
Onnotangu, infine, riusci a incontrare l'oggetto del suo desiderio, in quella che fu la prima grande eclissi. In questa eclissi vennero concepiti i dieci figli di Onnotangu e Amaterasu: Hantei, Hida, Doji, Togashi, Akodo, Shiba, Bayushi, Shinjo, Fu Leng e Ryoshun.
Onnotangu fu preoccupato dalla nascita dei suoi figli: sicuramente potevano diventare più forti di lui e di Amaterasu; ma sopra ogni cosa, Onnotangu era spaventato dalla possibilità che i suoi figli avrebbero potuto portare via l'amore del Sole dalla Luna.
Il dio della Luna decise che i suoi figli dovevano morire.
Amaterasu pregò più volte il dio della Luna di placare la sua furia, ma Onnotangu cacciò i sui figli fino agli angoli più remoti del Paradiso Celeste, ingoiandoli uno a uno: per ogni decesso la dea del Sole piangeva...
Amaterasu era determinata a salvare almeno uno dei suoi figli. Ogni volta che uno dei figli veniva ingoiato, la dea del Sole portava al suo amante del sake. Dopo che il nono figlio fu ingoiato, e il sake bevuto; Onnotangu era troppo ubriaco, e Amaterasu decise che era il momento giusto per l'inganno: gli fece mangiare una pietra, invece che l'ultimo figlio, Hantei, e poi bere dell'altro sake. A questo punto Onnotangu sprofondò in un sonno profondo.
Hantei andò quindi dai Draghi Celesti, e con loro si allenò per sconfiggere il padre.
Al suo risveglio, il dio della Luna, si trovò davanti Amaterasu e Hantei, e il figlio combatté il padre. La battaglia fu terribile, ma alla fine Hantei tagliò il ventre del padre, dal quale uscirono i kami: 8 furono salvati, ma Ryoshun, il primo a essere stato consumato, era ormai morto.
Onnotangu era furioso, ma determinato a fare in modo che i suoi figli non fossero più un problema. Afferrò Fu Leng, il più piccolo dei fratelli, colpendolo violentemente: fu in quel momento che Hantei recise la mano del dio della Luna.
Fu Leng cadde dalla mano del padre, e stava precipitando nel reame mortale: in preda alla paura e alla confusione, per poter riuscire a salvare se stesso, afferrò Hantei e gli altri fratelli; ma sfortunatamente portò con se tutti quanti: tutti scesero nel regno mortale.
Il reame mortale prima della venuta dei kami ( 神), e la creazione delle Terre dell'Ombra:
Nel regno mortale gli anni passarono e civiltà nacquero e caddero.Ashalan |
Durante la grande eclissi, in cui Amaterasu e Onnotangu consumarono il loro amore, i Naga si ritirarono, e entrarono in una specie di letargo lungo secoli.
Nezumi |
Fu-Leng |
La caduta di Fu-Leng aprì un varco che mise in contatto l'oscurità del Nulla e il Jigoku, creando quello che ora noi conosciamo come le Terre dell'Ombra. Infatti, Fu-Leng dopo l'impatto con la capitale dei Nezumi continuò a cadere, e mentre cadeva veniva corrotto da quell'oscurità lasciata libera dal padre. Infine, arrivò nel Jigoku: un varco tra il regno mortale e il regno del male era stato aperto. Fu-Leng giacque per molto tempo prima di riprendersi dalla sua caduta, e più il tempo passava, più veniva corrotto dal male intorno a se.
La nascita degli uomini e l'arrivo dei kami:
Durante il combattimento tra padre e figlio, tra Onnotangu e Hantei, le lacrime della dea del Sole e il sangue del dio della Luna caddero dal Paradiso Celeste e arrivarono nel mondo mortale. In questo reame di esistenza questa strana unione di liquidi fece nascere i primi uomini. Erano, comunque, esseri primitivi, e non avevano regole ben delineati. Erano divisi in tribù e si combattevano tra di loro.Quanto tempo passò tra la nascita dell'uomo e la caduta dei kami non è dato sapere.
Quanto tempo passò tra la caduta di Fu-Leng e la nascita dell'uomo non è dato sapere.
Che l'uomo abbia mai avuto contatto con i Naga o con i Nezumi, è dibattito in alcune corti e tra i grandi storici del Rokugan.
Quello che sappiamo è che quando arrivarono i kami essi decisero di non parlare di Ryoshun e di Fu-Leng, in segno di rispetto: loro credevano che tutti e due i fratelli fossero deceduti. Singolarmente, andarono in esplorazione del reame mortale: trovarono un mondo che doveva nuovamente crescere, abitato solo da uomini; e questi ultimi avevano bisogno di una guida.
Una volta, dopo essersi riuniti nuovamente, i kami sapevano che sarebbero dovuti diventare loro la guida dell'uomo. Quale di loro, però, era meglio adatto a guidare questo mondo?
La decisione fu presa attraverso un torneo. L'unico che non prese parte al torneo fu Togashi, il quale conosceva già le sorti del torneo ancora prima del suo inizio.
Alla fine, trionfò Hantei, e fu proclamato primo imperatore.
Sotto i comandi del loro imperatore, gli altri kami reclutarono gli uomini sotto i loro stendardi, unendo e riappacificando le terre in nome di Hantei. Fu cosi che il Rokugan nacque, e fu cosi che nacquero i sette grandi clan:
il coraggioso Hida forgiò il clan del Granchio;
la delicata Doji soffio la vita nel clan della Gru;
l'enigmatico Togashi e i suoi seguaci divennero il clan del Drago;
il bellico Akodo riunì i suoi uomini sotto i vessilli del clan del Leone;
l'umile e modesto Shiba creò gli studiosi del clan della Fenice;
il manipolatore Bayushi plasmò il clan dello Scorpione;
la compassionevole Shinjo modellò il clan Ki-Rin, successivamente conosciuto come il clan dell'Unicorno.
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